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Strategie di Content Marketing per startup: come creare contenuti per nuovi business


Strategie di content marketing per startup: la guida completa al marketing di contenuto per aziende innovative.

È facile dire “creiamo una startup” o “sviluppiamo un’azienda innovativa” quando poi si rischia di fermarsi ai blocchi di partenza perché non si ha la più pallida idea di come promuoversi attraverso contenuti di qualità.

Sono tantissimi i business nascenti che si rivolgono a me per sapere come raccontarsi e, soprattutto, come utilizzare il Content Marketing per far decollare la propria startup.

Un tema rilevante e tutt’altro che scontato: la startup deve farsi conoscere, muovere i primi passi in una nicchia dove spesso la concorrenza è agguerritissima; senza contare che lo startupper, oltre alla promozione, deve pensare a tante altre incombenze relative alla gestione dell’attività. Insomma, non è facile occuparsi correttamente anche della strategia dei contenuti.

Serve quindi una guida che gli permetta di comprendere quali sono i passaggi, le strategie e gli strumenti più utili per implementare una Content Marketing Strategy, creare contenuti di valore e una narrazione efficace. Supporto che io e il mio team, dopo aver lavorato a tanti progetti di questo genere, possiamo offrire a tutti coloro che hanno capito l’importanza del Marketing dei contenuti e che desiderano sfruttarlo per la propria startup.

Perché il Content Marketing è fondamentale per una startup

Partiamo dal presupposto che quando si parla di contenuti si intendono non esclusivamente articoli di un Blog aziendale, ma anche altre tipologie di formato, altrettanto importanti ed efficaci, come, ad esempio White Paper, casi studio, video, podcast, infografiche, solo per citarne alcuni. 

Creare una strategia di Content Marketing per startup è importante per una serie di ragioni che ora vedremo nel dettaglio. 

È una modalità di Marketing molto più efficace della pubblicità tradizionale

Gli utenti sono sempre meno sensibili ai messaggi promossi attraverso la pubblicità tradizionale. Il Marketing dei contenuti, invece, – chiaramente solo se basato sulla qualità – non si pone come elemento di disturbo, come spesso viene vissuta la pubblicità, perché incontra le persone nell’esatto momento in cui hanno bisogno di noi. Senza sottovalutare il fatto che il pubblico raggiunto è in target, quindi si tratta di potenziali clienti interessati a ciò che abbiamo da offrire, vantaggio che i mezzi tradizionali non hanno. 

Permette di produrre contenuti che interessano i tuoi futuri clienti

La chiave del successo del Content Marketing sono i contenuti di qualità. Sono proprio questi ultimi l’elemento che permette, tanto alla startup, quanto all’azienda consolidata, di promuoversi in modo efficace. 

Semplificando molto un argomento su cui si potrebbero scrivere libri interi, un contenuto di valore deve rispettare determinate caratteristiche come la completezza e l’accuratezza delle informazioni, l’attenzione al Content Design, al Verbal Design e alla User Experience. È inoltre necessario che abbia un’utilità rispetto agli obiettivi per cui è stato creato e che venga adattato in modo corretto ai canali di distribuzione. 

Rende l’azienda più trasparente

Il Content Marketing favorisce la trasparenza, caratteristica per nulla secondaria nella promozione di una startup, in quanto permette di emergere in un mercato molto concorrenziale. Ricordiamo che in Italia, a soli tre anni dalla fondazione, il 90% delle startup chiude. Questo anche perché molte non sono capaci di raccontarsi con i contenuti giusti. Ecco allora che la trasparenza e la sincerità diventano un fattore di distinzione rispetto ai competitor, soprattutto nei confronti degli investitori.

Il Marketing dei contenuti costa meno della pubblicità tradizionale

Non solo è più efficace, ma il Content Marketing costa meno della pubblicità tradizionale. Se ben fatto, quindi, permette di raggiungere un numero maggiore di potenziali clienti e di ottenere più conversioni, pur con un investimento economico minore. Ribadisco: deve essere ben fatto e non improvvisato. È necessario che i contenuti abbiano alle spalle una precisa strategia – oltre che essere inseriti all’interno di un più ampio piano diStorytelling per startup – per ottenere risultati. 

Aiuta a creare un brand di successo

Grazie ai contenuti di valore la startup può aumentare la propria visibilità. La presenza online dell’azienda diventerà più consistente, la sua immagine più autorevole e credibile. Il pubblico, trovando i contenuti utili, li condividerà, aumentando la popolarità del brand, inoltre sarà più propenso a fidarsi e ad acquistare. Il Content Marketing, inoltre, favorisce il posizionamento sui motori di ricerca, fattore primario per intercettare l’audience giusta.

Aziende e brand hanno bisogno di un’identità riconoscibile.

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Startup e contenuti: tutto parte da una strategia di Content Marketing

Prima di capire come e dove trovare spunti per creare contenuti di successo, bisogna ribadire un concetto: è necessario partire da una strategia di Content Marketing ben progettata. Senza una pianificazione attenta e ragionata di ciò che si andrà a svolgere, non solo sarà difficilissimo raggiungere i risultati sperati, ma nemmeno sarà possibile misurarli, e quindi apportare eventuali modifiche e miglioramenti. 

Passiamo rapidamente in rassegna gli elementi da tenere a mente quando si sviluppa una strategia di questo tipo. Innanzitutto, si comincia dalla conoscenza delle Buyer persona, ossia la rappresentazione del cliente tipo della startup. Conoscere nei minimi dettagli il pubblico di riferimento permette di creare contenuti perfettamente rispondenti alle loro esigenze e aspettative, e di compiere un’altra serie di scelte come il formato e i canali su cui distribuirli. 

Servirà quindi delineare elementi generali come i dati socio demografici, ma anche conoscere aspetti più specifici, ad esempio le abitudini di consumo, i desideri, i problemi, le credenze, gli hobby, le sfide che il consumatore deve affrontare. 

A quest’analisi va aggiunto lo studio dei competitor, nell’ottica di capire che cosa propongono in relazione ai contenuti, ciò che funziona maggiormente e cosa, invece, è meno apprezzato dagli utenti. Non solo. Questa fase serve anche per individuare le lacune, i terreni poco battuti dalla concorrenza, le tematiche meno approfondite: sono tutti ambiti che possiamo approcciare per distinguerci dagli altri e fornire al pubblico le risposte che cerca. 

Differenziarsi significa anche proporre un contenuto rendendolo più fruibile e accattivante. Ecco allora che, in fase di pianificazione, è importante prendere in considerazione anche la creazione di formati visivi come immagini, infografiche e video interessanti che rappresentano, senza dubbio, un valore aggiunto imprescindibile. Sempre nella fase di pianificazione iniziale, inoltre, vanno decisi i canali su cui diffondere i contenuti, anche nell’ottica di sviluppare una narrazione transmediale. I canali vanno selezionati in base alle abitudini di fruizione delle Buyer persona, in modo da intercettarle su quelli che frequentano di più. 

5 suggerimenti per usare il Content Marketing per promuovere una startup

Vediamo ora alcuni consigli pratici per l’attività di Content Marketing di una startup e le principali azioni da compiere per far decollare la strategia dei contenuti.

Valutare le proprie risorse

Valutare le risorse dell’azienda significa sia prendere in considerazione il budget economico a disposizione per quest’attività (anche se richiede un impegno inferiore rispetto alla pubblicità tradizionale, servirà comunque un investimento per produrre contenuti di valore) sia riflettere su come gestirle concretamente. Abbiamo il tempo e le competenze per produrre autonomamente i contenuti? Ci sono risorse interne che possono occuparsene oppure è necessario delegare questo lavoro a fornitori esterni? 

Qualunque sia la risposta a queste domande, per quanto concerne la parte legata allo sviluppo di una strategia di contenuti sarà comunque fondamentale affidarsi a dei professionisti. Sono tante le aziende che si rivolgono a me dopo aver provato a muoversi in autonomia o essersi rivolte a consulenti e agenzie “vecchio stile” che, non usando un metodo integrato come quello proposto da SegnaleZero, non hanno portato i risultati sperati.

Anche per quanto riguarda la produzione stessa dei contenuti è spesso necessario chiedere supporto a dei professionisti perché si tratta di un processo complesso, che richiede energie, tempo e capacità specifiche. Un articolo di Blog, infatti, dovrà essere prima scritto dal SEO Copywriter, poi revisionato dal redattore, che ne garantisce l’accuratezza, e infine pubblicato e diffuso sui canali Social. Se decidiamo di produrre video o infografiche, inoltre, serviranno competenze in tal senso. Infine, dovremo dedicare del tempo alla reportistica, essenziale per analizzare le prestazioni dei contenuti e capire se stanno funzionando oppure no. 

Puntare su obiettivi chiari e realistici

È molto importante focalizzarsi su obiettivi realistici, raggiungibili e misurabili, dandosi delle tempistiche precise per raggiungerli. Inoltre, anche se è possibile scegliere tra molteplici formati per creare contenuti, inizialmente è meglio concentrarsi su pochi di essi (ad esempio articoli, video e infografiche), soprattutto se gestiamo la produzione autonomamente. Con il tempo, quando avremo preso dimestichezza con il mezzo, possiamo provare ad aggiungerne altri, se necessario (potremmo anche accorgerci che non serve, e che quelli che abbiamo sono sufficienti per rispondere alle esigenze del pubblico). 

Sfruttare il potere dell’Email Marketing e la condivisione dei contenuti sui Social

Per promuovere i contenuti non dobbiamo usare soltanto i Social Network: anche attraverso la Newsletter possiamo farlo, magari inviando ai nostri iscritti una selezione di quelli più interessanti pubblicati durante il mese. Oppure possiamo invitare gli utenti a scaricare una risorsa gratuita, ad esempio un White Paper, in cambio del loro indirizzo di posta elettronica. 

Consiglio di pubblicare negli orari giusti sui Social Network, dunque quando sappiamo che il nostro pubblico sarà maggiormente attivo sui canali scelti, e di sfruttare la sponsorizzazione per raggiungere gli utenti che non ci stanno ancora seguendo, ma che potrebbero essere interessati a ciò che facciamo. 

Per favorire la condivisione sui Social da parte degli utenti, inoltre, l’ideale è prevedere i pulsanti per la condivisione sotto ai contenuti. 

Puntare su argomenti specifici e realizzare dei piccoli capolavori

I contenuti dei competitor possono rappresentare uno spunto, ma se speriamo di superarli (sia nel posizionamento sui motori di ricerca sia nell’autorevolezza percepita dagli utenti) dovremo realizzare qualcosa di migliore

Se dobbiamo sviluppare un articolo, quindi, dovremo scriverne uno più lungo e dettagliato rispetto a quello della concorrenza, magari con l’aggiunta di infografiche e video che aiutino a fruire meglio delle informazioni: l’obiettivo è creare dei “piccoli capolavori” capaci di deliziare i potenziali consumatori.

Un altro suggerimento utile è puntare su argomenti molto specifici (le cosiddette long tail keyword), perché tendenzialmente hanno meno concorrenza rispetto a quelli più generici (consentono quindi di posizionarsi più facilmente), e permettono alla startup di attirare traffico molto qualificato – dunque utenti interessati a quel preciso argomento – e di apparire come massima esperta sul tema. 

Usare la strategia del Guest Blogging e contattare gli influencer

Pratica da non sottovalutare nel Content Marketing per startup è lo sviluppo di contatti con realtà autorevoli e influencer appartenenti alla propria nicchia di mercato. Una strategia utile in tal senso è il Guest Blogging, che consiste nello scrivere come ospiti su Blog di realtà famose appartenenti al proprio settore per ricevere preziosi backlink da un sito autorevole. 

Un’altra attività da mettere in pratica è il coinvolgimento di influencer famosi nel proprio ambito. Lo si può fare in vari modi, ad esempio citando contenuti da loro prodotti nei nostri articoli, intervistandoli oppure creando un articolo dove mettiamo insieme le opinioni di più influencer su un dato argomento e taggandoli quando lo pubblichiamo sui Social. L’intervista, ad esempio, porterà l’influencer a condividere il post con il suo pubblico, incrementandone la visibilità. 

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Un esempio di piano annuale di Content Marketing per startup

Occuparsi autonomamente della produzione di contenuti è certamente impegnativo, anche perché, oltre alle attività di promozione, bisogna pensare a tutto ciò che concerne la gestione dell’azienda. Tuttavia, se si desidera lavorare da soli al Content Marketing e si hanno le competenze adeguate, con l’organizzazione giusta è possibile fare un buon lavoro. 

A questo proposito, Market Insider Group fornisce consigli molto interessanti. Ha infatti creato un piano di Content Marketing per una startup della durata di 12 mesi dove, per ogni mese, ci sono istruzioni precise circa il tipo di attività che l’azienda dovrebbe seguire. Un modo utile, a mio avviso, per approcciarsi a questo lavoro in modo graduale, ordinato e facile da gestire, aggiungendo varie operazioni strada facendo. Ecco, sintetizzato, ciò che consigliano di fare:

  1. Gennaio: cominciare a conoscere il cliente target, i suoi bisogni e le sue preoccupazioni. 
  2. Febbraio: trovare gli strumenti per la produzione di contenuti e iniziare a pubblicare.
  3. Marzo: dopo aver pubblicato i primi contenuti, realizzare un piano editoriale per i mesi futuri.
  4. Aprile: creare una risorsa da regalare che possa essere utile agli utenti.
  5. Maggio: pubblicare una o due Case history.
  6. Giugno: verificare le performance dei contenuti con Google Analytics. 
  7. Luglio: approfondire le analisi dei clienti target, soprattutto per capire se ci siano altri segmenti su cui è possibile lavorare.
  8. Agosto: sviluppare contenuti che possano adattarsi alla stagionalità del periodo (ad esempio che possano legarsi con la fine delle vacanze e la riapertura delle scuole).
  9. Settembre: creare un contento lungo (pillar), molto verticale su un dato argomento.
  10. Ottobre: provare a contattare degli influencer appartenenti alla propria nicchia.
  11. Novembre: controllare le recensioni ricevute nell’arco dell’anno e fare tesoro delle eventuali critiche.
  12. Dicembre: impostare la strategia dei contenuti per i mesi successivi.

I vantaggi di un metodo integrato per il Content Marketing di una startup

Una startup che desidera puntare sui contenuti per promuoversi e differenziarsi può trovare in SegnaleZero un metodo completo, che parte dallo sviluppo di una Content Strategy alla realizzazione di un piano di Content Marketing con relativa produzione dei contenuti. Il tutto integrato con un approccio narrativo e di SEO Copywriting

Qualsiasi lavoro sui contenuti non può infatti prescindere dallo Storytelling per il Marketing, ossia dalla creazione di un tessuto narrativo indispensabile per raccontare efficacemente un’azienda o un brand. E, allo stesso tempo, non può slegarsi dalle logiche di posizionamento, quindi dal lavoro di SEO Copywriting avanzato. 

Grazie a SegnaleZero, la startup può trovare tutto questo: le competenze di tanti professionisti, ma un unico interlocutore. Un team di esperti in tutti gli ambiti della comunicazione, quindi, che saprà dare risposta a tutte queste domande:

  • Con quali strategie realizzare contenuti e proporsi nel mondo digitale?
  • Attraverso quali contenuti raccontarsi?
  • Con quali format narrativi svilupparli?

Chiunque volesse saperne di più può contattarmi: insieme capiremo il tipo di lavoro da svolgere, gli obiettivi che la startup desidera raggiungere, anche in relazione al budget che ha a disposizione, e svilupperemo il piano più adatto alle sue esigenze.

Dietro a ogni contenuto c’è un’ottima opportunità di business. Perché non ne parliamo assieme?

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